Ho sofferto da piccolo

L’infanzia è un periodo delicato, in cui siamo profondamente dipendenti da chi si prende cura di noi e dalla qualità delle loro cure. 

Allo stesso tempo, abbiamo tante potenzialità e molta flessibilità, che ci permettono di adattarci a contesti anche molto disfunzionali. Ciò può avere, però, un costo per la nostra vita futura e per la nostra salute psichica e anche fisica.

Se hai deciso di leggere questa sezione, forse sai di cosa parlo quando mi riferisco ad un “costo” fisico e psichico. Potresti soffrire di una malattia autoimmune o di problemi psicosomatici cronici, potresti sentirti perennemente “non all’altezza” oppure “di non essere amabile” e questo si lega a molteplici difficoltà, ad esempio non sentirti realizzato in ambito lavorativo o non riuscire a fidarti in amore.

Per aiutarti a comprendere meglio, mi piacerebbe distinguere tra i concetti di “evento traumatico” e “condizioni traumatiche” infantili.
Un evento traumatico è un singolo evento stressante, durante il quale ci si è percepiti impotenti ed incapaci di lottare o fuggire. Durante l’infanzia, più ancora che nell’età adulta, l’impatto di quell’evento sarà molto condizionato dalla qualità del sostegno relazionale.
Se l’evento si è inserito in un contesto familiare sano e accogliente, che ti ha saputo sostenere, riconoscendo l’adeguatezza delle tue reazioni emotive e fornendoti consolazione, difficilmente in età adulta ne sentirai gli effetti negativi, ma qualora dovesse accadere, è piuttosto facile trattarli con le tecniche opportune.

Quando parliamo di “condizioni traumatiche”, invece, facciamo riferimento all’esperienza di aver vissuto a lungo in un clima familiare di allerta, di minaccia incontrollabile o di trascuratezza emotiva. Se questo è il tuo caso la tua stessa personalità potrebbe esserne stata influenzata, come adattamento alle condizioni relazionali in cui eri calato.
In questo caso il percorso dovrà essere ritagliato sulle tue necessità e ritmi relazionali, nel rispetto dei tuoi tempi, ma potrà essere altrettanto fruttuoso.

Molti adulti, si trovano nelle tue condizioni e solo quando il tempo dell’infanzia è finito e sentono che il pericolo sia in un certo grado scampato, si rendono conto che qualcosa del loro passato risulta ancora attivo e li ostacola in aree importanti della vita: il lavoro, le relazioni sentimentali o sociali, la cura di sé, la cura dell’altro.
Quello che la scienza ci dice è che, contrariamente al senso comune, il “tempo non cura tutte le ferite”.
Gli effetti degli eventi traumatici, se non elaborati, si conservano per tutta la vita, come mine nascoste sotto la terra, diventano punti di vulnerabilità pronti ad esplodere quando qualcosa li stimola, rievocando i dolori passati.

Se vuoi saperne di più o senti che sia giunto il momento di riparare queste antiche ferite, puoi contattarmi.

Tra le esperienze infantili “sfavorevoli” potenzialmente traumatiche troviamo:

  • Abuso psicologico ricorrente (ricevere umiliazioni, urla e insulti, oppure sentirsi il sostegno/il confidente/l’ancora di salvezza per un genitore, essere considerati una proprietà da controllare, subire ricatti affettivi, discriminazioni)
  • Abuso sessuale infantile (cioè ogni approccio o interazione di natura sessuale non consensuale, che coinvolga un minore)
  • Presenza all’interno del nucleo familiare di una persona che abbia commesso reati, oppure dipendente da sostanze, depressa o con altri disturbi psichiatrici o abbia tentato o minacciato il suicidio.
  • Morte di almeno un genitore o abbandono da parte di uno o entrambi i genitori
  • Trascuratezza emotiva e fisica (quando almeno uno dei genitori non dimostra interesse, affetto, curiosità verso il figlio, quando ci si senta rifiutati, quando non si percepisce che il genitore provi piacere nello stare in nostra compagnia, che non ci apprezzi, quando non ci si senta “pensati”, quando ci si deve occupare dei propri bisogni di base – sicurezza, alimentazione, cura personale – da soli, quando si pensi di non poter fare affidamento sugli adulti o non si possa chiedere loro aiuto in caso di bisogno).
  • Quando non vengano rispettati i ritmi evolutivi del bambino, quando si abbiano aspettative irrealistiche o si ecceda nell’iperprotettività, ostacolandone l’autonomia.